Le fiere sono occasioni di crescita importanti per la piccola e media impresa. Rappresentano il punto di incontro con i rispettivi mercati, servono ad aggiornarsi sullo stato dell’arte, e ad essere più innovativi.
Per esempio, la Fiera Internazionale dell’oggetto pubblicitario aziendale, o Promotion Trade Exhibition, dedicato alla promozione e al branding, arrivata alla sedicesima edizione ha ormai acquistato respiro internazionale. Dal 2001, rappresenta il luogo in cui si possono scambiare informazioni, aggiornarsi e parlare con i commerciali dell’oggettistica promozionale. Quest’anno in particolare tutti gli occhi si sono indirizzati sulle stampanti 3D, con lo spazio espositivo apposito insieme ad altre macchine per la produzione.
La PTE raccoglie infatti tutti i maggiori produttori di gadget per aziende e permette di scambiare opinioni e domande tra rivenditori, specialisti, intermediari e distributori. I gadget e i regali aziendali servono a farsi ricordare dai clienti, a ringraziare i dipendenti e a rafforzare le relazioni con gli stakeholder.
Lo spazio espositivo del 2016 è stato diviso tra gli stand e una “Personalization Technology area” in cui sono state mostrate le tecniche più avanzate per personalizzare vari tipi di materiale. Nell’area Creativi invece sono state raccolte le novità del 2016. Qui il sito: promotiontradeexhibition.it
Nell’era digitale, i regali aziendali servono davvero per la promozione e il branding?
Secondo Luke Summerfield, responsabile dell’Inbound marketing di Savy Panda, agenzia di consulenza aziendale, la promozione è in grado di produrre i “Die-Hard-Followers“. Sono letteralmente i “seguaci irriducibili”, clienti così appassionati che non vi tradiranno mai con nessun altro. Sono loro che portano il marchio fuori, nel mondo, e riescono così a diffonderne la cultura.
Questo è il significato del fare branding: il processo che è in grado di formare una vera relazione tra il marchio e i consumatori, a livelli tali che il cliente può usarlo come conferma o affermazione di se stesso come individuo. Per fare un esempio bastano due parole: Harley Davidson. Non di certo una piccola media impresa, ma il marchio Harley ha creato un sistema così grande intorno al prodotto “moto” da diventare un gruppo di appartenenza per i suoi consumatori. I motociclisti si fanno chiamare “Harley Rider”, e alcuni di loro finiscono con il tatuarsi il logo.
Brandizzare i propri clienti è il primo modo per fare promozione. Inviare piccoli gadget o regalarne al primo contatto è un modo per coinvolgerli nel progetto, far capire loro che sono il primo motore per la nostra crescita. Per lo stesso motivo, premiare i clienti migliori serve a farli sentire parte integrante del sistema. Con altri gadget oppure con una visita in azienda, che li aiuti a dare un volto al prodotto che stanno consumando.
Un altro punto chiave della promozione è la personalizzazione: chiamare il cliente per nome, ad esempio, che sia in una newsletter o in un gadget, lo farà sentire incluso e in un rapporto molto più intimo con l’azienda. Così come cercare di capirne gli hobby e gli interessi aiuterà a fare promozione in maniera più mirata. Se la vostra piccola e media impresa si occupa di biciclette, quello che serve ai vostri clienti non sono sicuramente degli accendini, ma magari delle catene antifurto con il vostro logo aziendale. Quel piccolo oggetto si muoverà con loro e loro vi faranno affidamento.
L’importanza di questa forma di promozione non è da dimenticare, soprattutto in un’era in cui gran parte del lavoro viene fatto online. Nel vostro Marketing Mix non si può prescindere dai rapporti personali.
Un cliente soddisfatto è un cliente che ritorna. Ma una recente ricerca di Regus ha dimostrato però che non bisogna esagerare con la fantasia, quando si tratta di regali aziendali. Ecco una raccolta dei 10 più strani d’Italia:
– Pantaloni di pelle
– Violino
– Bottiglia di vino a forma di suino
– Rasoio d’argento
– Rompighiaccio
– Scimitarra
– Set minigolf da ufficio
– Bambola voodoo
– Sacca da golf
– Barometro
Nella lista ci sono anche gli utilissimi regali Hi-tech: i guanti per il touchscreen, o i caricatori portatili per smartphone. Fino a quelli più eccentrici come pipe, aquile d’argento, e giardini zen. Quelli che vengono apprezzati di più, secondo Regus, sono anche i meno creativi: coltellini, apribottiglie e ombrelli, in cima alla lista.
Insomma: se pensavate che l’ansia natalizia fosse passata dovete ricredervi, ci vuole sempre il regalo giusto per la persona giusta. Qui la persona è il cliente e, in ballo, c’è la reputazione della vostra piccola e media impresa.