Quando internet è arrivato nelle nostre case, 25 anni fa, il tipico sito web era uno sfavillio di testi che si muovevano, stelle che luccicavano e puntatori del mouse che cambiavano forma. E la struttura dei siti ruotava intorno alla pagina del “Chi siamo”. Oggi, dopo 25 anni, il sito è molto di più di una vetrina per l’azienda e il Web Design è diventato disciplina per veri professionisti. I consumatori sono più esperti, le possibilità grafiche infinite, la User Experience e il SEO hanno cambiato le carte in tavola. Il “Chi siamo” esiste ancora, certo, ma più che la pagina centrale del sito è il concetto che trapela da tutta la navigazione.
Questo significa che in una web agency un progetto di “sito web” mette in moto una macchina che va molto oltre la scelta dei colori e delle linee per preparare le famose “tre proposte grafiche” tra cui scegliere. Prima di mettere mano al programma di grafica si passa per un’infinità di domande che prendono in considerazione tutto lo spettro del marketing: il target, la value proposition, lo storytelling. Solo una volta ottenuta la storia che l’azienda vuole raccontare, inizia il progetto visuale.
E quanti step deve passare un sito per essere funzionale? Secondo noi, almeno 14. Eccoli:
1- La regola dei 5 secondi
Cinque secondi è il tempo che ci mette un utente a decidere se uscire dal sito. Sì, è appena entrato e già ha il cursore del mouse sul tasto “indietro”. Per questo cinque secondi sono il tempo massimo per spiegare chi siete e quali sono i vostri valori. E offrire una buona ragione per restare.
2- Messaggi brevi
I siti più efficaci contengono concetti chiari e concisi che non prendono più di poche parole. Sono banditi i paragrafi interi dalla homepage. Piuttosto poche righe con le parole chiave grassettate.
3- Call to action
Ogni e-commerce di successo contiene una Call To Action: “Acquista subito”, “Lavora con noi”, “Iscriviti”. In pratica rende chiaro da subito cosa l’utente deve fare, invece di costringerlo a capire le cose da solo. Dovrebbe essere in alto a tutto (vedi regola dei 5 secondi) o anche in basso, purché la pagina non richieda uno scroll lunghissimo.
4- Gli aggiornamenti costanti
Il sito web non è una semplice vetrina. È la finestra sulla vita dell’azienda. E nessuno vuole affacciarsi e vedere post vecchi che danno l’idea che non ci sia nessuno dentro. Quindi bisogna prevedere sempre uno spazio per gli aggiornamenti e cercare di mantenere il sito attivo, aggiornato sulla vostra industria e in grado di coinvolgere l’utente.
User Experience
5- Incorporare i Social Media
I social network sono il modo migliore per incorporare e costruire un rapporto tra il brand e il consumatore. Rende facile e comodo agli utenti condividere i vostri contenuti e interagire con l’azienda.
6- La User Experience
Questa è la chiave di un buon progetto di web design. Le persone devono essere in grado di navigare nel sito senza finire in zone morte o che non funzionano. Devono fondamentalmente sentirsi guidati di pagina in pagina, senza fatica.
7- Il Web 2.0
Più di 20 anni fa, i siti web erano tutti centrati sul brand. Oggi il web 2.0 riguarda l’utente, non l’azienda. I siti web non hanno smesso di parlare dell’azienda, ma hanno cominciato a spostare il focus dal “chi siamo” al “che cosa possiamo fare per voi”.
8- I contenuti multimediali
La velocità di connessione ha cambiato le regole del gioco. Oggi includere i video e i contenuti multimediali all’interno del sito web non solo è utile, ma sta diventando sempre più essenziale.
9- Non reinventarsi la ruota
Sì, costruire un sito da zero, con un proprio software di CMS, è la prima idea di tutti. Ma WordPress, Drupal, Joomla e Magento, i maggiori CMS in commercio, offrono tutto ciò di cui un’azienda ha bisogno e sono molto funzionali, già solo per la vasta gamma di plugin in grado di semplificare il lavoro su una quantità enorme di temi (dal SEO ai social).
10- Il SEO
Dal primo momento in cui si inizia a pensare al sito, bisogna costruire il progetto intorno al SEO. Prendendo nota delle keyword, i termini più ricercati nella vostra industria, e usandoli per ogni cosa: dal title tag, agli URL, ai titoli. Tutto questo fa parte di una strategia più grande, che sostiene anche l’ottimizzazione per Google e il rank, due cose imprescindibili quando ci si affaccia all’online.
11- Il rank è per le pagine, non per il sito
Quando si pensa a un sito web, è facile dimenticare che il rank premia le singole pagine, non l’intero sito. Nel progetto di web design servono risorse dedicate a ognuna di quelle pagine, che dovranno essere informative e facili da navigare.
12- I font
Una cosa non è mai cambiata in tutti questi anni: la leggibilità. Una parte importante del progetto sarà dedicata alla scelta del giusto carattere, dei contrasti e della dimensione adeguata che non costringa l’utente a strizzare gli occhi per leggere i contenuti.
web design responsive
13- Responsive, responsive, responsive
Impossibile oggi pensare di fare un sito web visualizzabile solo da pc desktop. Gran parte del traffico ai siti oggi avviene da smartphone e tablet, lo dimostra il fatto che Google è il primo a premiare i siti “mobile friendly”. Lo sviluppo del sito web responsive avviene in modo tale da garantire la visualizzazione ottimale sui molteplici dispositivi.
14- Un buon sito per il business
È facile dimenticare, nella fase di progettazione, che il sito web non deve essere solo “bello”. È parte integrante del marketing aziendale, deve essere efficiente, generare conversion, e aiutare il business a generare la propria reputazione.
Conclusione
Il web marketing è diventato così invasivo in tutte le attività online che “fare un sito internet” non è più per gli smanettoni o i grafici improvvisati. Le variabili da calcolare sono tantissime e i progetti grafici non possono essere scelti come in un mazzo di carte. È più come un business plan: si lavora insieme per costruirlo e il risultato finale è esattamente quello che descrive, al meglio, la vostra impresa.
